MAZZE DI TAMBURO FRITTE

Nel mese di ottobre e novembre, facendo delle passeggiate in campagna, si possono trovare ed ammirare, nei prati o negli uliveti, dei funghi molto caratteristici. Quelli più giovani sono chiusi su se stessi e ricordano le mazze che usano le bande musicali per suonare le grancasse. Quelli più grandi, che sono aperti, assomigliano agli ombrellini giapponesi fatti di carta ricamata e legno. A volte ce ne sono così tanti che sembra di stare in Giappone. Questi funghi possono essere raccolti e consumati, facendo attenzione a non confonderli con qualche altra specie tossica. Nel dubbio è meglio farli controllare da un ispettore micologo dell’ASL o del Comune (se il vostro fornisce questo servizio). Sono molto buoni fritti oppure in umido con la polenta. I gambi sono coriacei e fibrosi ma, se non volete buttarli, potete pulirli, aprirli e farli seccare al sole oppure in forno bassissimo. Quando saranno secchi si sbricioleranno facilmente. La polvere così ottenuta è molto aromatica. Si conserva in barattoli chiusi e potrà essere usata per dare sapore alle minestre, risotti o spezzatini.

Ingredienti
Mazze di tamburo.
Farina.
Acqua gassata fredda.
1 uovo.
Un pizzico di sale e pepe.
Olio per friggere.

Preparazione
Prendete le mazze di tamburo, togliete i gambi e pulite le cappelle con un panno umido. Fate attenzione che fra le lamelle non vi sia dello sporco. Se così fosse scuotetele un poco e passateci velocemente dell’acqua, tamponando subito con della carta. Fatele a spicchi e passate, sopra le lamelle, un velo di farina prima di tuffarli nella pastella. Fate la pastella con l’uovo, il sale, il pepe, la farina e l’acqua gassata fredda. Dovete ottenere una pastella fluida ma non liquida. Mettete la padella sul fuoco con l’olio. Appena questo sarà caldo, tuffate i funghi nella pastella ed immergeteli nell’olio. Cuoceranno subito. Scolateli su carta e serviteli caldi e belli croccanti.

MAZZE DI TAMBURO CON LA POLENTA

Prendete le mazze di tamburo, passatele velocemente sotto l’acqua e poi tamponatele con carta. Sarebbe meglio non lavarle ma io, per essere sicura di togliere l’eventuale sporco, lo faccio. Fatele a spicchi ed infarinatele. Sbattete due uova con un pizzico di sale. Prendete i funghi infarinati, tuffateli nell’uovo e friggeteli in olio caldo. Scolateli su carta. Prendete un tegame e mettete l’olio a coprirne parzialmente il fondo. Ponetelo sopra il fuoco e, mentre aspettate che si scaldi l’olio, fate un battuto con cipolla, una costola di sedano, aglio a piacere ed una manciata di funghi secchi ammollati e tritati. Fate cuocere 5 minuti, mettete un goccio di vino bianco e lasciate sfumare. Aggiungerete della passata di pomodoro e un mestolo di brodo. Fate riprendere il bollore e mettete dentro i funghi fritti, lasciando cuocere, piano, per altri 5 minuti, aggiungendo una manciatina di prezzemolo e nepitella. Date una mescolata, aggiustate di sapore e spegnete il gas. Userete questi funghi per accompagnare una bella polenta, morbida e gustosa. Potete servirla anche insieme al coniglio in umido con olive oppure con uno spezzatino di maiale.

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